Deceuninck-Quick-Step, Alaphilippe in Colombia per preparare Strade Bianche, Tirreno e Sanremo: “Ci sono molti obiettivi in quel periodo”
Già in evidenza alla Vuelta a San Juan 2019 terminata a inizio febbraio, Julian Alaphilippe proseguirà la propria rincorsa al picco di forma primaverile con il Tour Colombia 2019. Il francese affronterà la corsa colombiana, in programma dal 12 al 17 febbraio, con l’intento di accrescere ancora il proprio stato di forma in vista degli appuntamenti di marzo, prima di concedersi una pausa durante la stagione del pavé e quindi tentare l’assalto alle Classiche delle Ardenne, che l’anno scorso lo videro grande protagonista e che rappresentano chiaramente anche in questa stagione un obiettivo primario.
“Ci sono molti obiettivi in quel periodo quindi devo restare concentrato – spiega a Cyclingnews – Però è anche emozionante, proverò a fare del mio meglio e vedremo cosa accadrà”. Aggiunge poi come siano sempre utili queste trasferte di inizio anno: “Penso che questo blocco di corse al caldo del Sudamerica vadano bene per me prima delle prime apparizioni in Europa. Questo mi porta a stare via molto tempo perché probabilmente farò anche una settimana di allenamenti in altura ma queste corse sono di preparazione. Si tratta di lavorare per fare ancora meglio nelle settimane a venire, soprattutto a marzo”.
Afferma quindi di voler essere “al 100%” in marzo sia nelle classiche che nelle corse a tappe di una settimana, a partire dalle Strade Bianche: “Non l’ho mai corsa, ma mi piace guardarla in televisione. Essere al via sarà speciale e non vedo l’ora di esserci e di scoprirla veramente. Anche la Tirreno-Adriatico è un obiettivo, l’ambizione è di vincere qualche tappa ma, se sarà ben piazzato, metterò nel mirino anche la classifica generale”.
Dopo la Tirreno sarà quindi la volta della Milano-Sanremo: “È l’ultimo obiettivo di marzo per me e per la squadra. Quando sali sul podio al primo tentativo, come ho fatto nel 2017, ci sono molte aspettative da parte del pubblico, dei media, della squadra e di me stesso. Ma va bene così”. Non si tratta però di una corsa facile da affrontare: “Tutto dipende da come si svolge la corsa, e da altri fattori come il meteo e specialmente il vento. Se piove tutto giorno, so che non fa per me”. Questo è stato il fattore che maggiormente lo ha limitato l’anno scorso: “Ho sofferto tutto il giorno e non ero al meglio quando Nibali ha attaccato nel finale. Però so che la Milano-Sanremo è diversa ogni anno: può finire in volata, con un attacco solitario come quello di Nibali, o con entrambi. È una corsa importante, e proverò a fare una gara perfetta“.
Nonostante un 2018 strepitoso, non è stato comunque facile per lui mettersi alle spalle la delusione di Innsbruck: “Alla fine ho iniziato a riguardare la mia stagione nel suo complesso e non mi sono fissato sull’ultima gara, il che mi ha fatto capire quanto fosse stata fantastica la mia stagione, ma ci è voluto del tempo: mi ci è voluto quasi un mese e mezzo senza bicicletta” conclude Alaphilippe.
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